La Legge di bilancio 2023 modifica il limite di ricavi o compensi rilevante per l’applicazione del regime forfettario e per l’adozione del regime di contabilità semplificata.
Dal 2023 è allargata la platea dei soggetti che possono accedere al regime forfettario. Il requisito principale per l’accesso costituito dal limite dei ricavi o compensi passa, per tutti i contribuenti senza alcuna distinzione per codice attività, da 65.000 euro a 85.000 euro, fermi restando tutti gli altri requisiti da osservare per l’adozione del regime.
Va ricordato che, di regola, il limite di ricavi o compensi:
- deve essere ragguagliato all’anno solare;
- va verificato per l’anno precedente. Vi è poi un’ulteriore novità che, però, riguarda l’uscita dal regime. In base alla nuova regola, infatti, si fuoriesce dal forfettario:
- dall’anno successivo al superamento della soglia di ricavi o compensi, laddove questi non superino l’importo di 100.000 euro;
- dall’anno stesso in cui si verifica il superamento della soglia, se i ricavi o compensi incassati eccedono i 100.000 euro. Con l’apertura dell’anno nuovo si allarga anche la platea delle imprese che possono applicare la contabilità semplificata. In particolare, ai fini dell’adozione naturale del regime, le soglie di ricavi passano:
- da 400.000 euro a 500.000 euro annui, per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi;
- da 700.000 euro a 800.000 euro annui, per le imprese aventi per oggetto altre attività. Da ultimo, si rileva che, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14, comma 11, L. 183/2011, le nuove soglie operano anche con riferimento ai limiti per la liquidazione dell’Iva con periodicità trimestrale (ex articolo 7 D.P.R. 542/1999).
Villani Rag. Savino