Il Concordato preventivo biennale è un accordo con il Fisco che permette, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle entrate e concordato con il contribuente, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi.
Possono accedervi i contribuenti che applicano gli ISA (Indici Statistici di Affidabilità che precedentemente eravate abituati a sentir nominare “Studi di Settore”) e gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario.
I criteri di accesso sono principalmente tre:
- Assenza di debiti fiscali e contributivi scaduti e non rateizzati superiori ad € 5.000,00;
- Regolare presentazione della dichiarazione dei redditi;
- Assenza di condanne per reati fiscali, societari o di riciclaggio/ autoriciclaggio.
Per l’adesione al concordato preventivo biennale il nostro Studio prevede la possibilità di utilizzo del software gestionale a nostra disposizione integrato all’applicativo dell’Agenzia delle Entrate.
Tramite il nostro Studio, il contribuente potrà ottenere una proposta personalizzata di base imponibile per le tasse relative agli anni d’imposta 2024/2025.
I redditi concordati e il valore della produzione netta da dichiarare nei periodi d’imposta 2024 e 2025 non possono assumere un valore inferiore a 2.000 euro.
Il modello è presentato congiuntamente al modello ISA in fase di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi entro e non oltre il 31 Ottobre 2024
Sia per i contribuenti in regime forfettario, sia per i soggetti che applicano gli ISA, l’accesso al nuovo istituto si concretizzerà con la presentazione del modello redditi 2024.
VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’ADESIONE AL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE
I vantaggi all’adesione di questo istituto sono essenzialmente due:
- Esclusione da alcuni accertamenti previsti dal Testo Unico delle Imposte Dirette;
- Diritto ai benefici premiali specifici del regime ISA.
Tra i principali benefici si considera la prevedibilità della tassazione per un periodo di due anni: se il contribuente genera guadagli superiori a quanto concordato non sarà soggetto a tassazione sul reddito eccedente, viceversa non si otterrà alcuna riduzione fiscale.
Il concordato preventivo biennale, oltre ai vantaggi, presenta molteplici dubbi.
Il contribuente dovrà versare le imposte a prescindere dall’effettivo andamento della propria attività.
Senza dubbio uno degli svantaggi consiste proprio nella difficoltà di previsione: prevedere in maniera accurata le variazioni di reddito per due anni non è affatto semplice. Infatti, il rischio di previsioni errate sovrastimando le entrate può vanificare i potenziali vantaggi.
Capire se il concordato è la strada giusta richiede un’attenta analisi della propria situazione finanziaria e delle prospettive future di reddito.
Allo scadere del periodo oggetto di concordato l’Agenzia delle entrate formulerà un’ulteriore proposta, relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione.
Per tutti i clienti dello studio abbiamo previsto un’analisi preliminare della proposta avanzata dall’Agenzia delle Entrate e l’opportuna scrematura per coloro che hanno caratteristiche oggettive e/o soggettive che ne precludono la possibilità di adesione.
Per coloro che invece hanno potenzialmente le caratteristiche per accedervi verranno contattati nei prossimi giorni/settimane per valutare insieme la proposta e l’eventuale adesione.
I clienti che comunque ritengono, con ragionevole certezza, di conseguire per gli esercizi 2024 e 2025 guadagni al di sopra della media degli ultimi anni e comunque rispetto all’esercizio 2023, sono invitati a contattarci nel minor tempo possibile al fine di poterne venire a conoscenza anticipatamente ed agevolarne l’adesione all’accordo.
Villani Rag. Savino